Take di Silvia Ami

lunedì, maggio 08, 2017 Crazy for my books 0 Comments

Take di Silvia Ami.

Take è un romanzo scritto da Silvia Ami, autrice anche di Real Love. E' un romantic suspense di 494 pagine. Un'agente dell'FBI e un ex marine si troveranno a lavorare insieme per catturare l'artefice di minacce e attentati. Ma lavorare a stretto contatto porterà Joss e Ethan a dover far fronte ad un'altra minaccia: l'attrazione. Riusciranno a risolvere il caso appianando le divergenze per lavorare in sintonia?

Titolo: Take
Di: Silvia Ami
Casa editrice: Self pubblished
Genere: Romantic suspense
Prezzo: Ebook 2,99 - Cartaceo 14,55
Data uscita: 20/04/2016
Acquista su: Amazon


Joss Dubois è un'agente dell'FBI indipendente, determinata e con un'ambizione assoluta per il suo lavoro. Poche persone fanno parte della sua cervchia di amici e a lei va bene così. Quando una di loro, la star di uno dei più famosi spettacoli di Las Vegas, viene minacciata con delle lettere anonime, Joss non esita a trasferirsi all'altro capo del paese per proteggerla. Una volta là, anzichè trovarsi di fronte all'opera di uno stalker, dovrà affrontare un attentato terroristico, un tentato omicidio e.... Ethan Gallagher, ex marine e attuale capo della sicurezza del Desert Casino.
Mentre il fascino dell'evanescente città del peccato non sortisce alcun effetto su di lei, lo stesso non si può dire dell'uomo con il quale all'improvviso si trova a investigare. Joss ha bosogno di Ethan e lui in cambio le chiede soltanto di condividere tutti i particolari dell'indagine. Lei però è una maniaca del controllo, e tra contrasti e attrazione voleranno inevitabilmente scintille. Messa alle strette dalla minaccia incombente, a Joss non resterà altro da fare che appianare le divergenze e sfruttare la sintonia che si è creata tra loro per poter mettere le mani sul colpevole prima che sia troppo tardi.

Estratto:

<<Quasi evocata dalle loro parole, Joss uscì dall'ufficio, correndo loro incontro. «Bene, ho parlato con il responsabile della sicurezza e insieme abbiamo chiamato il mio direttore, l’agente speciale al comando dell’ufficio di Boston. Siamo giunti a un compromesso che ci permetterà di mantenere un basso profilo fino all'arrivo della squadra artificieri, che è già in viaggio verso l’aeroporto. In ogni caso, ho dato al loro caposquadra tutte le informazioni che abbiamo al momento. Per non agitare le acque, ha suggerito di spostare il carrello nella zona del controllo bagagli e di mandare via tutti gli impiegati. Dobbiamo essere estremamente cauti non conoscendo la natura della bomba. So bene anch’io che c’è un protocollo da seguire e che per noi sarebbe più sicuro aspettare che la squadra artificieri la controlli prima che venga rimossa. Ma visto che abbiamo l’autorizzazione a fare un controllo preliminare usando gli strumenti in dotazione all’aeroporto, mi metterei all’opera per poterli ragguagliare in anticipo sulla natura del pericolo.»
Dalle gocce di sudore sulla fronte dell’ufficiale Bassett, Ethan intuì che avrebbe preferito aspettare la squadra artificieri lì anziché mettere il naso in faccende che non erano di sua competenza. Perciò lui e Joss dovevano muoversi in fretta e approfittare della momentanea incertezza della guardia per agire. Lei fece un cenno nella sua direzione e disse in tono perentorio: «Ufficiale, la prego di occuparsi degli impiegati. E cerchi di contenere il panico.» Quando Bassett se ne fu andato, si voltò verso Ethan: «Andiamo.» Lui si mosse verso il carrello e mormorò sottovoce: «Agente Dubois, eh?» Joss estrasse da una tasca il suo tesserino identificativo. «Agente speciale Josephine Dubois.» «Un federale? Per l’amor di Dio! Quell’idiota di una bionda stava portando a casa un federale e si è dimenticata di dirlo? Giuro, questa volta non la coprirò con Donovan. È pazza!» >>


Silvia Ami ha attraversato l'Europa in treno ai tempi in cui si usava l'Interrail e i voli low-cost ancora non erano stati inventati. Ha vissuto in Germania per cinque anni e ha imparato lo spagnolo da suo marito. Insieme ai loro due figli vivono in mezzo al verde, condividendo un'enorme collezione di macchinine, una cucina piena di gadget e un ufficio che assomiglia al laboratorio di Doc in "Ritorno al futuro". Silvia ha scritto il su primo romanzo dopo aver sognato i personaggi in una notte di mezza estate. Non è riuscita più a farli andare via!

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Nell'attesa di notizie delle prossime storie che spero pubblicherà presto la Ami, ditemi: cosa ne pensate di Take? Quale, tra Real Love e Take vi è piaciuto di più?

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